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La gioia della condivisione: dall’Università un cantiere aperto per la nostra Missione

Inserita il: 11/11/2018

4 commentario(i) ...


 
Il 26 ottobre scorso, è stato presentato, presso la Pontificia Università Lateranense, il mio volume Teologie dell’educazione: ambito ecumenico e interreligioso. Un’antologia di testi, Lateran University Press, Città del Vaticano 2018. 
 
È con intima gioia che desidero partecipare in poche linee il contenuto e la finalità del volume, attingendo dalla sua introduzione e conclusione, lasciando il piacere di leggere e approfondire alle consorelle e ai lettori interessati alla scienza dell’educazione e al servizio proprio illuminato dal Vangelo. Come si potrà osservare dalla lettura, le parole chiave sono ‘pluralità’ e ‘insieme’ per leggere il grande fenomeno dell’educazione e la sua applicazione concreta, in ampia varietà di percorsi pretesi dall’ecumenismo e dal dialogo fra le religioni.
 
È noto quanto sia molto più efficace l’educazione e l’espansione del messaggio nucleare della Parola di Dio, declinata con più accenti, di quanto non sia un’espansione intesa come esportazione e imposizione di modelli culturali. L’esperienza nucleare del credente, che è tale non tanto per le opere di religione, ma per la sua adesione a un progetto direzionale e fondante della sua vita, che regola secondo criteri di giustizia comuni ai tre monoteismi, è motivo di certezza e di speranza per l’umanità. Il termine ‘religione’ impiegato nel lavoro va, quindi, inteso come spazio di ‘teologia applicata’ e vissuta a livello comunitario, più che non l’insieme di precetti e ritualità devozionali proprie di ogni cultura, che possono significare esteriorità che non toccano il cuore. Il Cristo confessa che la ‘fede più grande’ in Israele, l’ha trovata in un centurione romano.
 
Insomma, le teologie implicate in un ‘processo educativo operato insieme’, ben oltre la pretesa del cambio culturale, sono da intendere come grande arricchimento e proposta di ‘rilettura’ della trascendenza. Questa sottolineatura risulta evocatrice e suggestiva, tanto da rimanere decisiva nel campo dell’educazione agganciata alle teologie.
 
Nei vari anni di ricerca e di studio ho potuto costatare due fenomeni, già di per sé evidenti, ma che hanno acquistato sempre più illustrazione progredendo nella ricerca. Il primo è quello dell’aggancio delle varie antropologie alla sfera del sacro e, quindi, alle varie teologie; l’altro è in qualche modo la distanza e la poca porosità tra le varie teologie. Queste evidenze hanno avuto un’ulteriore riprova quando le distanze si applicano al campo dell’educazione.
 
Il lavoro si presenta come cantiere aperto e sollecitazione per lavori futuri, condotti in modo inclusivo e comparato, sul piano dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Il processo educativo è decisivo per le sorti dell’umanità proiettata al futuro, nel dinamismo incessante di un processo vissuto ‘insieme’ attraverso il dialogo, il confronto e l’arricchimento reciproco. Ora l’aggancio con la Trascendenza e con un solo Dio, che include e nobilita la dimensione del solo orizzonte orizzontale attraverso la lucentezza dell’orizzonte verticale, è un’evidenza che apre al futuro. 
 
La pluralità delle antropologie e delle teologie con la loro ‘inesauribile’ ricchezza; la fede oltre le religioni; il decisivo lume dell’orizzonte verticale inclusivo nella rispettosa pluralità delle teologie in campo educativo; insieme alla riflessione sulla necessità di studiare insieme e di agire insieme, sono gli spazi di riflessione offerti dal volume.
 
Con gli auguri di lettura gioiosa e impegnata per lavorare ‘insieme’ nel cantiere aperto, come evocato e auspicato nel volume.

 

sr Giuseppina Battista, sjbp





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maria

15/11/2018 | 22:05

Complimenti Giuseppina, spero che siano in tanti ad attingere per dissettare le conoscenze in ambito religioso ed ecumenico

Sr Mary

15/11/2018 | 02:04

Congratulations Sr Giuseppina on this wonderful achievement.

sr. Ermelinda Suore Pastorelle- Pescara

12/11/2018 | 19:13

Complimenti Giuseppina, grazie per il tuo impegno e dedizione. Un forte abbraccio,ciao!

michela

12/11/2018 | 12:57

Ciao Giuseppina;Complimenti per il tuo nuovo libro. Auguri per tutto e un abbraccio Sr Michela Sapia

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