Professione perpetua di sr Rosa Tucci
Inserita il: 03/11/2017
7 commentario(i) ...
«E io non ho paura perché seguo te, il Pastore»
(Ger 17, 16 Vulg.)
Questo versetto del profeta Geremia, tanto caro a don Primo Mazzolari, mi ha accompagnato nei mesi di preparazione immediata alla professione perpetua e mi ha aiutato ad attendere con gioia e fiducia il giorno che il Padre ha preparato per me, il giorno del sì per sempre alla sua chiamata. Nella comunità parrocchiale di San Bartolomeo apostolo in Eboli, dove i miei genitori hanno chiesto per me alla Chiesa il dono della fede, dove per la prima volta ho ricevuto il Corpo di Cristo e dove ho chiesto di ricevere il sigillo dello Spirito Santo, sabato 7 ottobre ho consacrato per sempre la mia vita a quel Pastore che di me si è preso cura, che ha avuto fiducia in me e ora, con la forza dello Spirito Santo mi chiede di essere per tutta la vita segno e strumento della sua compassione in mezzo al popolo che mi affida.
Hanno condiviso con me la gioia e la gratitudine di questo giorno speciale oltre i miei familiari e le mie sorelle di Congregazione, tanti amici di Eboli e delle comunità parrocchiali nella quali ho trascorso il tempo della formazione e le prime esperienze pastorali come Pastorella.
Insieme a loro anche diversi sacerdoti: don Roberto Roveran, ssp, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, don Alfono Raimo, attuale parroco della comunità di San Bartolomeo, don Fernando Sparano che ha guidato la stessa comunità per circa vent’anni, don Antonio Sacco, parroco di San Filippo Neri in Foggia, don Ruggero Mastrodomenico e don Domenico Pierro, parroco e vicario parrocchiale di San Giovanni Apostolo in Barletta, don Francesco Guarino, don Francesco Mottola e don Vincenzo Garofalo.
La liturgia della XXVII domenica del tempo ordinario che la cura provvidente del Padre ha preparato per questo giorno, conteneva un invito ad accogliere il Regno di Dio e don Roberto ha sottolineato come sia possibile rispondere negativamente oppure con generosità e disponibilità all’offerta di alleanza del Padre che, anche di fronte alla nostra debolezza e al nostro peccato, rimane fedele alle sue promesse.
Sia la prima lettura (Is 5,1-7) che il vangelo (Mt 21,33-43) hanno avuto in me risonanze particolari perché nelle attenzioni di cui la vigna è circondata, simbolo della sollecitudine materna che Dio prodiga alla Chiesa sua sposa, ho riconosciuto l’amore, la cura, la pazienza con cui la Trinità ha accompagnato il mio cammino.
Tutta la celebrazione eucaristica e il momento di festa e condivisione conclusivo sono stati vissuti nella semplicità, nella gioia, in un clima di amicizia e gratitudine e sono diventati testimonianza delle meraviglie che Dio opera nella vita di chi si fida delle sue promesse e si affida a Lui.
A distanza di pochi giorni, il 23 ottobre, ho concluso anche il cammino di formazione teologica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sez. San Luigi, discutendo la tesi di baccalaureato dal titolo «Primato della coscienza e compassione pastorale. Don Primo Mazzolari formatore di uomini liberi». In questo lavoro, in cui sono stata accompagnata dalla guida preziosa della professoressa D. Abignente, docente di Teologia Morale della PFTIM di Napoli, ho cercato di riflettere sulla vita e sulla vocazione sacerdotale di don Primo, in un’ottica teologico-morale. Il parroco di Bozzolo che, nel suo testo Tempo di credere, aveva scritto: «le strade vere sono gli uomini che camminano, non le frecce che le indicano», è diventato un compagno di viaggio proprio nell’anno di preparazione alla Professione perpetua, indicandomi un modo di vivere con libertà, consapevolezza e responsabilità la vocazione di discepola del Signore, divenendo lievito, sale, chicco di grano, attraversando il mistero pasquale insieme al Maestro e Pastore per portare frutto per la vita del mondo.
Per me, per la mia famiglia, per la famiglia delle Pastorelle che il 7 ottobre mi ha accolto per sempre, per chi mi ha accompagnato e per coloro con i quali, per dono di Dio, ho percorso un tratto di cammino non c’è augurio più bello di quello che Paolo rivolge nella lettera ai Filippesi (Fil 4,6-9): «Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù».
sr Rosa Tucci, sjbp
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Albina Bosio
06/11/2017 | 13:11
Sr Rosa, Tanti auguri. Che Gesú Buon Pastore sia il tuo sostegno nel tuo camino di consegna a Lui e al suo popolo.
Ti abbraccio con affetto. sr.Albina
Hna. Magally
06/11/2017 | 02:21
Tanti auguri carissima Rosa!! rendiamo grazie insieme per il bellissimo dono della vocazione, grazie della tua amicizia. Un'abbraccio!
Maria Rosa barison
05/11/2017 | 08:02
Carissima Rosa gioisco per il tuo bel traguardo. Ringrazio e lodo Gesù buon Pastore per il cammino fatto con te e attraverso di te. Ti affido a Lui perchè impari sempre più l'arte del pascere al femminile.
Maddalena
04/11/2017 | 21:36
Grazie Rosa per la tua bella testimonianza. Ti ho letto con piacere. Ti ho ricordato con gratitudine al Signore per il dono che sei. Abbiamo affinità di gusti: don Mazzolari e don Milani sono preti che amo molto per il loro appassionato amore a Dio, alla chiesa, all'umanità. Auguri per il tuo cammino!
Sr Mary & Sisters
04/11/2017 | 11:33
Our best wishes and congratulations, Sr Rosa, on your Perpetual Profession! Thank you for the beautiful sharing of your memorable day! Our Congregation is blessed in you! The Lord is our Shepherd!
Maria
04/11/2017 | 03:54
Rosa, Muchas, muchas felicidades siento alegría por ti. Me alegra verte junto a tu familia...buen camino de unidad con Cristo.
sr. Candida De Angelis
04/11/2017 | 01:39
Cara Rosa. Congratulazioni per la tua Professione Perpetua. L` amore, la gioia e la totale donazione che hai offerta al Buon Pastore sia sempre Lui la Via, la Verita` e la Vita della tua vita di ogni giorno. Ti accompagno con l` affetto e la preghiera.