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Il poliambulatorio mobile: l’oasi della salute

Inserita il: 27/06/2015

7 commentario(i) ...


Grazie ai tanti appelli che oggi i cristiani e con essi la vita religiosa ricevono, in primo luogo da Papa Francesco, il quale chiede che ogni Chiesa particolare si impegni ad essere presente dove maggiormente mancano la luce e la vita del Risorto, quindi l’insistenza del Pontefice: ad uscire per andare nelle periferie, verso gli ultimi, i poveri, i bisognosi di attenzione, perché dov’è il povero e il bisognoso lì c’è Dio, e dall’Apostolato della Preghiera che sollecita affinché i religiosi e le religiose ritrovino la gioia della sequela di Gesù e si adoperino con zelo al servizio dei poverila Comunità Ospedaliera dei Religiosi di San Giovanni di Dio di Genzano (Roma), Fatebenefratelli – dove ho svolto per molti anni la mia attività lavorativa, e che ora sono presente a titolo  volontario, per l’animazione religiosa e la catechesi –  si è sentita interpellata a rispondere al pressante invito, motivo per cui a partire dal mese di maggio 2015 ha cercato di mettere in atto un progetto per rendersi disponibile attraverso l’ascolto dei più bisognosi e l’intervento sanitario con il coinvolgimento dell’intera Diocesi di Albano.
Al suddetto progetto hanno preso parte: i religiosi Fatebenefratelli, l’Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani (AFMaL), la Caritas Diocesana, l’UNITALSI, i Medici Cattolici, il gruppo Scout e le Associazioni di Volontariato delle Parrocchie dove essi svolgono il loro servizio.
 
Il progetto è attualmente operativo in quattro parrocchie della Diocesi, laddove risulta essere rilevante la presenza di persone provenienti da altri Paesi e che non godono del diritto del Servizio Sanitario Nazionale. Per poter operare in questi territori ci si serve di un ambulatorio mobile, dotato di due stanze necessarie per effettuare le visite mediche. Ogni sabato, a turno nelle quattro parrocchie e con il supporto di medici, infermieri, OSS, amministrativi, si è presenti dal mattino fino al pomeriggio per offrire prestazioni sanitarie e specialistiche gratuite e, se necessari, anche i medicinali.
 
Collaborando da molti anni con l’Istituto Ospedaliero - Fatebenefratelli, mi sono soffermata a riflettere su come posso esprimere il mio essere suora Pastorella all’interno di questo progetto ed ho trovato subito una risposta che ho accettato in tutta la sua valenza, ringraziando lo Spirito per la bella ispirazione. Quell’invito: “uscite” di Papa Francesco è stata la parola d’oro che mi ha spinta a mettermi in gioco e a dare la mia disponibilità per “incontrare una piccola parte delle periferie”. La presente iniziativa mi offre la possibilità attraverso un primo colloquio, come anche ai professionisti che compongono l’intera équipe e che intervengono subito dopo attraverso l’assistenza medica, di incontrare persone di nazionalità, culture e religioni diverse, di ascoltare le loro aspettative, i loro desideri, le loro ansie ed anche le loro paure. Spesso sono persone sole che altro non desiderano che sentire i loro familiari, guadagnare qualche denaro attraverso lavori stagionali. Per ora le patologie riscontrate riguardano soprattutto l’apparato respiratorio, problemi al cuore, diabete e dolori diffusi. Alle persone che accedono al servizio non viene chiesto il nome per motivi di privacy ma ognuno viene identificato con un codice personale.
 
Il progetto sospenderà il proprio servizio per i prossimi mesi estivi, per dare la possibilità a tutti gli operatori di valutare le modalità di intervento per poi ricominciare nel settembre 2015. Si auspica che la comunicazione della presente esperienza susciti nel cuore di altri volontari ulteriori  progetti che nascano dalla creatività dell’amore per andare incontro alle persone più svantaggiate.

 

Suor Rita Nardon





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rita mossoni

30/06/2015 | 10:06

La creatività pastorale ci riserva sempre nuove e belle sorprese. Grazie Rita.Auguri. ti sono vicina Rita Mossoni

lucia piai

28/06/2015 | 20:57

grazie per la comunicazione della esperienza, ti ricordo nella preghiera, Suor Lucia - Pemba

sr Mary

28/06/2015 | 14:01

This is a great example of the expression "actions speak louder than words!". Hopefully the project will continue and grow.

sonia

28/06/2015 | 09:33

Parabéns pela vossa audácia de sair e encontrar os pobres e servir a quem tem mais necessidade!

Elena Bosetti

27/06/2015 | 23:29

Complimenti Rita! MAGNIFICAT per questo progetto così prezioso e articolato ! L'amore di Cristo ci spinge, ci incalza (diceva San Paolo) e ci porta su strade inedite, tutte da percorrere

sr Piera

27/06/2015 | 16:42

Bella iniziativa! Con tutti voi benediciamo il Pastore Gesù che attraverso di voi si prende cura di tante persone bisognose; che tanti altri seguano il vostro esempio.

Albina Bosio

27/06/2015 | 15:51

Sorelle, bellissima iniciativa. Cche il signore suscite altre persone per arrivare a molti in necessitá. Me unisco nella preghiera

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