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Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese

Regione Corea

Inserita il: 05/01/2014

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Del 30 ottobre all’8 novembre 2013 si è svolta la  X Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC, World Council of Churches, WCC)  a Busan in Corea. Parteciparono più di 8.500 persone, essendo 2.800 delegati ufficiali; 349 confessioni cristiane, inclusi ortodossi e anglicani, venuti da più di 140 nazioni.  

Delegati cattolici con card. Koch

Il Consiglio Ecumenico delle Chiese, fondato nel 1948, é “un’associazione fraterna di Chiese che confessano il Signore Gesù Cristo come Dio e Salvatore secondo le Scritture, e si sforzano di rispondere insieme alla loro comune vocazione per la gloria del solo Dio, Padre, Figlio e Spirito”.
 
Fin dall’inizio si mette in evidenza, che il CEC non ha autorità sulle singole Chiese. Non é un organismo sopra le Chiese, ma un’associazione che le rappresenta. L’unica autorità che può avere é quella della serietà nel proprio lavoro. Viene accolto dalle Chiese, ma esse sono libere di accettare o meno il lavoro del CEC. Non e’ una chiesa, non e’ una chiesa al di sopra.
 
Non é espressione della Chiesa universale, o segno dell’unità della Chiesa universale. È solo un’associazione, uno strumento attraverso il quale le Chiese lavorano per camminare verso l’unità, per dare espressione visibile alla Chiesa universale voluta da Cristo. 
 
L’autorità principale è l’Assemblea generale. Dopo l’Assemblea c’é un comitato centrale che gestisce il lavoro per 6-7 anni. Normalmente tra un’ Assemblea e l’altra, il comitato è l’autorità principale, dopo l’Assemblea generale. L’Assemblea generale (supremo organo legislativo), con i rappresentanti delle Chiese, ogni 7 anni, decide l’andamento del CEC, elabora i programmi di massima, nomina il comitato centrale e nomina il presidente del CEC. La Chiesa cattolica non è membro del CEC, però è membro ufficiale di ‘Fede e Costituzione’ del CEC. Quindi il Vaticano per quest’attività teologica ecumenica, nomina rappresentanti cattolici. 
 
Poiché la chiesa cattolica non è membro del CEC, hanno partecipato a quest’assemblea, 25 delegati osservatori, composti dal gruppo vaticano e dal gruppo coreano della Conferenza Episcopale Cattolica in Corea, mandati dal Vaticano. I rappresentanti cattolici erano molto attivi, specialmente nel gruppo piccolo per il dialogo ecumenico e per il dialogo interreligioso.
Ogni giorno ha avuto inizio con la preghiera del mattino e si è concluso con la preghiera della sera, preparata dalle varie confessioni cristiane. La Chiesa cattolica, responsabile della preghiera della sera del 5 novembre, l’ha preparata sullo stile del vespro cattolico, insieme alle danze coreane tradizionali. I vari musicisti hanno accompagnato la preghiera, dopo avere ascoltato la parola di Dio hanno espresso il simbolo dell’unità attraverso la danza, poi, hanno danzato ancora durante il canto del magnificat. È stato un grande successo! Io ero coordinatrice di questa preghiera e la nostra sr. Jesusa Villaverde, filippina, in missione in Corea, in una delle intercessioni in varie lingue, ha pregato in lingua Tagalog per tutta la creazione che sta soffrendo. Adesso io conosco meglio la situazione ecumenica mondiale e mi viene più voglia di lavorare per la Chiesa e per la pace del mondo. 
 

 

sr. Cecilia Son (Chung-Myung)





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