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Angolo della lettura - Cosa leggere


Se la Bibbia resta per il credente il Libro per eccellenza dove ‘imparare a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio’ (Gregorio Magno), proprio per questo non una lettura vale l’altra, non un libro vale l’altro. Gli occhi andranno su pagine che segnano la ricerca del vero, del bello, del buono.
 
Piacerà muoversi tra testi dell’antichità e della modernità; si diventerà capaci di distinguere ciò che è semplice ma significativo, ciò che è complesso ma attraente dalla sua profondità. Anche la questione del cartaceo ormai ampiamente superato dal passo vertiginoso di nuovi strumenti, non appare cruciale rispetto alla comprensione e alla relativa scelta quotidiana di quel luogo e di quel tempo in cui si resta soli anche con poche righe di sapienza. 
 
La lettura è quella compagnia quotidiana fatta non di notizie che divorano e stordiscono, ma di sapori familiari (proprio come quelli che attendi quando vai a tavola) e impregnati di autenticità (proprio quelli che desideri quando incontri un amico/un’amica) che danno il gusto di altri pensieri oltre il proprio, di più ampi orizzonti oltre il proprio, che danno la misura dell’umiltà per ricevere quello che altri/e hanno saputo creare. 
 
Il libro diventa amico perché è strumento di relazione con un autore, un pensiero, un’esperienza, una storia di cui non si avrebbe mai avuto traccia se non fossero state raccolti in pagine e fogli e volumi e a cui si scopre di appartenere perché portano la tua stessa ricerca, le tue stesse attese, i tuoi stessi percorsi. O magari portano tutt’altro, e comunque sorprende l’affinità.
 
Leggere è esperienza di interiorità, di intimità, di silenzio che si distende sul vociare distratto e affrettato e forse un po’ sostenuto di chi suddivide la vita in teoria e pratica, ma a cui sfugge che Dio è inseparabilmente logos e agape. E così le creature che, fatte a sua immagine e somiglianza, ne portano i segni. 
 
Perché, come e che cosa leggere diventano domande di vita quotidiana, per tutti e in qualsiasi condizione. Dovendo superare pregiudizi e conclusioni superficiali con un’attitudine da coltivare: «Chi si mette a leggere non ricerchi tanto la scienza, quanto il sapore». (Arnoldo di Bohèries, contemporaneo di Bernardo di Chiaravalle)
 
In questa pagina, chiamata Angolo della lettura, perché è ‘in disparte’ che bisogna portarsi per gustare il leggere, si susseguiranno delle proposte di lettura.
 
Testimoni della fede, argomenti pastorali, pagine che sintonizzano con il tempo liturgico … un piccolo contributo per accompagnare il dialogo con Dio, con il mondo, con se stessi a cui il leggere tende.
 

Suore di Gesù buon Pastore – Pastorelle

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